Premio Speciale Listone Giordano IN/ARCHITETTURA per il Veneto

La scelta è stata motivata dalla capacità dell’architetto di dar forma a una sua personale visione abitativa/lavorativa caratterizzata da nuovi significati funzionali.  I due volumi distinti e uniti, uno votato alle attività domestiche, l’altro riservato a soggiorno-studio, permettono un agevole passaggio dalla modalità abitativa a quella professionale. Nel tentativo ben riuscito di un armonioso equilibrio tra le due sfere.  L’utilizzo della superficie in legno rafforza il senso di connessione e benessere, che fa sempre più parte di una continua ricerca di unità tra dimensione intima ed esteriore, tra emozione e razionalità.  

A pochi minuti dal centro della romantica città di Verona, l’architetto Albino Finotti progetta una casa studio che sorprende la campagna (in prossimità di un agriturismo e altri edifici rurali), utilizzando una scrittura progettuale tratta dal dizionario di un linguaggio contemporaneo, recuperando la geometria elementare del tetto spiovente per realizzare una casa studio semplice e all’avanguardia.  Da una parte il soggiorno-studio a due piani fuori terra, dall’altra il corpo principale dell’abitazione, anch’essa a due piani fuori terra, collegate da un filo sottile, che fa di due case una.

Ospitati all’interno di un appezzamento di terreno vergine, tra gli edifici semi rurali di un’azienda agricola del veronese, i volumi architettonici disegnati da Finotti spiccano per i due tetti a spiovente uniti tra di loro alla base utilizzando una soluzione leggera in linea con il trend odierno: spigoli netti, materiali sostenibili ed una vista quasi completa sui terreni che li circondano, e che riportano al tipico design locale delle case di produzione agricola, completano l’opera.

Le due coperture a spiovente, se viste nella loro complessità, sembrano riproporre i profili dele creste del Monte Baldo, promontorio che circonda questa architettura incastonata in un paesaggio dal forte valore storico-culturale. 

Geometrie semplici e svasate tra loro, annodate al centro da un piccolo corpo trasparente ad un livello che costituisce l’ingresso, entrambi sono muniti di una scala che collega il piano interrato ed il piano sottotetto, zona notte per il volume della abitazione principale. ll camino diventa un punto focale ed elemento di attrazione, che dona profondità all’intervento e lo rende, a tratti, giocoso.

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Veri protagonisti al centro del palcoscenico abitativo, sono i materiali e le tecnologie applicate. Il corpo più piccolo rivestito in lamiera aggraffata con pareti ventilate continue con la copertura, e il corpo principale totalmente protetto dal rivestimento in larice naturale, presentano le facciate ventilate in continuità con la copertura anche in legno.

La naturalità della materia lignea offre, con il passare del tempo, una colorazione diversa per ogni facciata a seconda della diversa esposizione alla luce solare. Il sistema di vetrate permette di disegnare la facciata esterna su misura e completamente personalizzata.

Sul retro a ovest entrambi i corpi dialogano con il medesimo rivestimento in larice che per l’esposizione tenderà a diventare rosso bruno, in contrapposizione con le pareti ad est completamente vetrate. Gli involucri sono isolati verso l’esterno, in continuo con il piano interrato per permettere di mantenere la struttura in calcestruzzo armato all’interno a vista, ed evitare i ponti termici riducendo i consumi energetici.

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All’interno i volumi sono a tutt’altezza, con soluzioni interpiano semi aperte sul piano principale per regalare ariosità e una fruizione del tutto nuova e aperta. I lati lunghi dei due corpi lavorano per contrapposizione rispetto ai due corti interamente vetrati. La casa è dotata anche di un interrato destinato ad autorimessa ed elegantemente celato dai molteplici livelli di giardino che lo circondano.

Alla luce delle riflessioni imposte dall’era post-Covid la visione abitativa/lavorativa proposta dall’architetto Finotti offre nuovi significati funzionali. Essendo composta da due volumi distinti e uniti, uno votato alle attività domestiche, l’altro riservato a soggiorno-studio, la struttura permette un agevole passaggio dalla modalità abitativa a quella professionale, nella speranza di un armonioso equilibrio tra le due sfere.

Foto e contents courtesy Finotti Architettura


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