cantina graci

Alla Cantina Graci è stato assegnato il Premio speciale WTW – Willis Towers Watson, nonché il premio Archilovers. Designato come migliore progetto regionale IN/Arch 2023 è la cantina ipogea sull’Etna, a Castiglione di Sicilia, ideata e realizzata da ACA Amore Campione Architettura.

Ingegneri 2B&G, Bellia, Bombara, Giannetto ingegneri, | Committente Azienda agricola Graci | Impresa Campione srl – Randazzo) azienda vitivinicola a Castiglione di Sicilia, (CT).

La Cantina si inserisce in un’area agricola all’interno del Comune di Castiglione di Sicilia, nella frazione di Passopisciaro; il contesto paesaggistico è il tipico paesaggio rurale etneo inserito tra i vigneti a circa 600 metri dal mare. Un paesaggio affascinante caratterizzato da filari di viti che seguono il disegno e la morfologia del costruito.

La cantina è un edificio nuovo che nasce come ampliamento della cantina storica della famiglia Graci. L’edificio ipogeo, unico e compatto,  è un parallelepipedo con la facciata rivolta verso i vigneti. L’unico lato fuori terra è fortemente caratterizzato dal materiale di recupero dello scavo: grossi massi in pietra lavica nera che lasciano spazio agli ingressi. I materiali utilizzati all’esterno sono di natura lavica come la finitura della facciata che è in cocciopesto prodotto con l’inerte lavico. (dalla relazione degli autori)

“Mi resi conto che non esiste una reale e oggettiva separazione tra suono e silenzio, ma soltanto tra l’intenzione di ascoltare e quella di non farlo.”

John Cage

Il paesaggio è spesso complice se utilizzato in maniera corretta di questa nuova stagione dell’architettura siciliana, matrice essenziale contaminante di tutte le espressioni artificiali che la progettazione è in grado di esprimere.

Lo studio ACA (Amore, Campione architettura) è uno dei protagonisti questo approccio metodologico, e in questo progetto altamente simbolico e suggestivo, vibra il segno nitido ed essenziale, che si sviluppa per sottrazione rispetto alle preesistenze, penetra nelle profondità laviche e restituisce all’architettura la valenza della ricerca assoluta, definitiva.

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La nuova Cantina Graci è l’essenza di un’idea, “il grado zero della comunicazione” che non vuole ne ha bisogno di sovrapposizioni perché vive nella sua determinante naturalità. Il progetto va oltre gli schemi classici, e anche abusati se vogliamo, della stagione del minimalismo modaiolo, poiché conduce una spedizione speleologica nelle viscere della terra, delimitando il rapporto tra naturale e artificiale.

Guardando le splendide foto e la pianta leggiamo chiaramente il principio di un desiderio che diventa necessità, una teoria assiomatica che racconta il silenzio primordiale, arcaico e contemporaneo: cemento, pietra lavica e il resto e solo quel superfluo che da sempre condiziona ogni realizzazione dei tempi attuali.

Questo studio basato su Catania, ha all’attivo molte realizzazioni e tutte corollario di una declinazione assiomatica, come tanti capitoli di un romanzo, che vivono autonomamente proprio perché in ogni frase/architettura c’è già tutto quello che serve, c’è il loro mondo.

Questa è la bellezza della cultura progettuale che ha coscienza, conoscenza e coraggio, che tende verso un luogo mentale in cui molti si possono riconoscere e ritrovare.

Oltre a quanto descritto, l’architettura muscolare e manieristica di tante celebrate scuole, ci appare ridondante, mentre in questi gesti imponenti della contemporaneità, ritroviamo la strada estetica ed etica del progettare, per dare un senso al nostro lavoro e per dialogare finalmente, col paesaggio difficile della Sicilia e del Mondo.


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