David Lynch al Salone del mobile 2024 è forse la notizia più interessante nell’attesa che gli oltre 1900 espositori provenienti da tutto il mondo, svelino le loro novità per una edizione che promette di superare gli oltre 307 mila visitatori dell’anno precedente.
“Interiors by David Lynch. A Thinking Room”: questo è il titolo dell’istallazione scelta da uno dei più grandi maestri del cinema mondiale. La Thinking Room di Lynch sarà “un luogo immerso nel velluto blu, nel quale è possibile perdersi per poi ritrovarsi e decidere se chi ha offerto quell’opportunità sia l’artista o l’uomo, ammesso che ci sia una differenza”. Una vera e propria porta simbolica che porta ad immergersi nella manifestazione.
Un sipario bordeaux conduce negli spazi interni che lo scrittore Antonio Monda, curatore de progetto, descrive come i personaggi protagonisti del film del maestro tanto potenti quando quelli umani. Uno spazio onirico e commovente, una Wunderkammer emozionale che si lega al concetto di “sorprendenza”, parola che a detta degli organizzatori sarà il leitmotiv della manifestazione. “il Salone riflette sulla produzione di interni e su quanto questa stia in relazione profonda con l’interiorità di chi, quello spazio, lo arreda come proiezione esteriore del se’”, aggiunge Monda.
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La connessione tra David Lynch e il Salone del Mobile non è poi così casuale. Non tutti sanno infatti che il regista hollywoodiano realizza da oltre 20 anni oggetti d’arredo. “Lynch disegna mobili da più di 20 anni. Quello che crea come scenografo e mobiliere ha una dimensione onirica”, racconta Monda.
Non solo David Lynch, al Salone ci saranno altre installazioni come “Under Surface”, un’opera che avrà la forma di un’isola sommersa. Nasce nell’intento dei progettisti che l’anno realizzata, Accurat e Design Group Italia ed Emiliano Porzi, con l’obietivo di far riflettere sulla sostenibilità idrica e sull’uso più consapevole dell’acqua. Avrà una superficie di oltre 400 mq e condurrà i visitatori attraverso una esperienza immersiva, per far scoprire il nostro rapporto con l’acqua grazie alla raffigurazione digitale dei numeri forniti dalla Banca Mondiale.
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Non mancheranno infine al Salone i consueti talk e tavole rotonde curate da Annalisa Rosso dove si passeranno il testimone nomi già noti ai nostri lettori come Francis Kéré, John Pawson, ma anche Jeanne Gang, Deyan Sudjic e Hans Ulrich Obrist.
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