Ecco Circular Centre Hotel

Quanta energia consuma un hotel? Quanto inquina? L’Hotel and Conference Centre Ecco’s progettato dallo studio danese Dissing+Weitling architecture è energeticamente autosufficiente.

Andare in vacanza. Trascorrere un week end fuori. Partecipare a un corso di aggiornamento in un’altra città. Tutte attività comunemente svolte in alberghi o in hotel. È consequenziale allora chiedersi: quante persone si ritrovano nell’arco di un anno ospiti in queste strutture?

Ecco Circular Centre Hotel

Inoltre se esiste una massa di clienti che vaga tra più hotel vuol dire che esistono molti hotel. Di conseguenza perché non chiedersi: quanto consuma un hotel?

E ancora: che tipo di impatto ha sull’ambiente? Gli hotel sono dei veri e propri energivori perché ne utilizzano considerevoli quantità nello svolgimento delle loro quotidiane attività. E questo è dovuto all’elevata domanda di tecnologia a sua volta necessaria a garantire i comfort tanto ambiti: l’aria condizionata, il frigo bar, la cucina, la sauna, la tv satellitare, la palestra, la doccia emozionale e altro ancora. Tutto questo per ogni stanza.

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Per poter far fronte a queste necessità gli hotel ovviamente inquinano molto. Oltretutto, come è facile dedurre, hanno anche un elevato bisogno d’acqua per ogni singola stanza e per gli altri servizi comuni come la lavanderia, le piscine, le spa, il wellness, gli umidificatori da giardino e, quando è possibile, anche per i campi da golf. Tutti servizi che possono fare aumentare in modo considerevole il consumo d’acqua e d’energia. Insomma andare in vacanza o comunque soggiornare fuori dalla propria abitazione lascia un’impronta ecologica alquanto vasta.

Ecco Circular Centre Hotel

L’Hotel and Conference Centre Ecco’s è stato progettato dallo studio Dissing + Weitling architecture, su richiesta del marchio Ecco proprio per creare, a Tønder in Danimarca, un centro che, oltre ad accogliere i propri dipendenti e gli ospiti esterni durante le conferenze, contribuisca a confermare l’immagine del marchio in tutto il mondo. E per ottenere questo le richieste da parte del committente sono state molto chiare: un edificio innovativo con oltre 50 camere, un ampio foyer e una sala per le conferenze e, cosa più importante, che tutta la struttura risponda pienamente ai più aggiornati canoni della sostenibilità. Il design dell’edificio è stato ottenuto soprattutto cercando di ottimizzare gli impianti, in particolare quello del riscaldamento-raffrescamento attraverso l’integrazione di altri due sistemi: quello geotermico e quello solare.

La stessa pianta dell’edificio, di forma circolare, garantisce brevi distanze all’interno e una conseguente minima perdita di calore negli ambienti. Una soluzione planimetrica classica che oggi potrebbe anche suonare come possibile logica di risparmio per l’uso del suolo ma che, nella realtà, altro non è che un’ottima risposta per l’esposizione dell’intero manufatto. Comunque questo hotel non è solo autosufficiente, riesce ad essere anche produttore di energia e neutralizzare quindi il consumo che deriva dall’uso del centro congressi. L’interno è stato curato con materiali naturali e la pianta circolare, divisa in tre sezioni, è caratterizzata da una pavimentazione in gomma e doghe in legno con alle pareti legno e cemento.

Ecco Circular Centre Hotel

Le camere, anch’esse progettate nei minimi particolari e sempre realizzate con la stessa tipologia di materiali, presentano una particolarità legata al marchio: le lampade sono tutte rivestite in pelle e a cucirle sono stati gli stessi dipendenti della Ecco.

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L’Hotel and Conference Centre Ecco’s è un eco albergo che risponde pienamente alle nuove esigenze di miglioramento della qualità energetico-ambientale delle strutture ricettive sostenibili e proprio in quanto tale richiede una gestione responsabile da parte degli operatori.

Ecco Circular Centre Hotel

Resta il fatto che per un’azienda, costruendo una struttura autosufficiente come questa, sia facile, nonostante le spese di costruzione, ottenere un ingente abbattimento dei costi proprio per l’autosufficienza del centro, nonché per il cospicuo risparmio sull’organizzazione di eventi in altri luoghi e quindi in altre strutture ricettive.


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