Per la loro natura e la loro struttura i premi IN/ARCHITETTURA affermano con chiarezza che la qualità di un’architettura non è circoscritta a questioni estetico-linguistiche ma è l’esito di un processo complesso che coinvolge tutti i passaggi della filiera produttiva: domanda, esigenze, programma, norme, risorse, progetto, realizzazione, controllo, gestione, manutenzione.

Di qui la scelta di premiare l’opera e i tre principali protagonisti che sono alla base della sua realizzazione: committente, progettista, costruttore.

Il progetto di AMDL CIRCLE per le Gallerie d’Italia a Torino rappresenta un altro capitolo di un lungo viaggio in Italia, attraverso le trasformazioni di spazi bancari in ambienti destinati ad attività espositive e culturali. Questo capitolo è dedicato alla fotografia che, come afferma Michele De Lucchi, “è lo strumento più attuale per analizzare la realtà, gli eventi e costruire una memoria dinamica che favorisca la comprensione del futuro. Un luogo dedicato alla fotografia è soprattutto uno spazio dove discutere di contemporaneità”.

Da qui discendono, coerentemente, le scelte progettuali che si sviluppano in tutti i percorsi del palazzo preesistente, compresi gli spazi ipogei, ritagliando alla documentazione fotografica un “palcoscenico”, comunque integrato rispetto alla storia precedente. Fondamentale è l’invenzione dell’enorme scalinata, ritagliata nell’attuale cortile, non solo come veicolo di luce, ma soprattutto in quanto punto di vista inedito; un’originale esperienza estetica.

Non si tratta solamente di un intervento di restauro, l’intervento rigenera la memoria di un’attività che ha le sue radici nella storia del nostro Paese, per restituire alla società conoscenza ed esperienze in grado di aprire percorsi conoscitivi nuovi e aperti a ogni cittadino.

E’ a Palazzo Turinetti,  nella maestosa piazza San Carlo a Torino, che Intesa Sanpaolo ha aperto al pubblico la quarta sede delle Gallerie d’Italia, principalmente dedicata a fotografia e video art, fra gli strumenti più attuali della narrazione della contemporaneità.

Nel ricco panorama culturale torinese, AMDL CIRCLE ha progettato uno spazio culturale ipogeo di quasi 6000 metri quadrati, trasformando le sale precedentemente legate all’attività bancaria (archivi, caveau, sale meeting) in spazi dedicati alla cultura.

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Oggi siamo abituati a percepire gli ambienti sotterranei (la cantina, la metropolitana, il parcheggio) come accessori rispetto a quelli sovrastanti, e spesso dimentichiamo il ruolo quasi monumentale che gli ambienti sotterranei hanno rivestito nel corso della storia. Il progetto architettonico di AMDL CIRCLE vuole esaltare la magia delle costruzioni ipogee e la loro capacità di catalizzare la riflessione e l’introspezione. L’atmosfera è quindi ideale per uno spazio espositivo.


Si entra dal cortile interno della sede della Banca attraverso uno scalone monumentale che scende sotto terra e porta luce naturale alla hall di ingresso, ulteriormente illuminata dalla luce zenitale del lucernario. I suggestivi spazi sotterranei di Palazzo Turinetti e la galleria voltata sotto il porticato di piazza San Carlo ospitano le gallerie espositive; poi il percorso prosegue al piano nobile di Palazzo Turinetti, in sale ricche di decori, stucchi e specchi che affacciano direttamente su piazza San Carlo.

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Il quadrilatero della corte, un tempo ad uso privato della banca, gioca un ruolo fondamentale nel progetto: diventa il punto di accesso al museo, ma anche una piazza aperta alla collettività e un inedito snodo che collega via XX Settembre a piazza San Carlo. Sulla corte restaurata, tra le arcate dei portici, si affacciano il ristorante San Carlo, il bookshop ad accesso libero, il Digital Lab per la digitalizzazione dell’archivio storico e una filiale di Intesa Sanpaolo.


La simmetria architettonica del quadrilatero è enfatizzata dall’installazione di un colonnato in legno, sulla parte sinistra della corte, che riprende il disegno del porticato seicentesco in pietra dal lato opposto. La scelta del legno, materiale d’elezione dei progetti di AMDL CIRCLE, per un inserto architettonico così evidente dichiara la volontà di lasciare un segno e riporta l’attenzione sull’autenticità del porticato in pietra. Il colonnato in legno sintetizza l’approccio del Circle che afferma la propria identità creando un dialogo rispettoso dell’esistente e cercando di portare in superficie la meraviglia che già appartiene ai luoghi. 


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