L’opera di Giorgetti Houston ha visto la luce nella moderna e cosmopolita città di Houston, in Texas.

Un raro progetto di real estate che rispecchia appieno l’immagine e i valori del brand italiano e delle altre aziende partner, divenute nel frattempo solidi compagni di viaggio . Il Giorgetti Building con le sue 32 unità abitative, dal taglio sartoriale di design haute couture, vi invita ad un’esperienza immersiva nel lifestyle italiano.

Perché proprio Houston? Un viaggio durato quattro anni prima di scoprire l’opera celata sotto un velo di mistero. Si erge nella “capitale” americana del petrolio – candidata a trainare la nuova rivoluzione energetica in chiave green, dove i grandi allevatori hanno domato nei secoli pianure e sconfinati deserti – il primo progetto di real estate a firma Giorgetti.

Parrquet Wood Floor Boiserie Giorgetti Houston

Dai turbolenti anni della sua fondazione ai primi dell’800 – la città deve il suo nome all’eroe dell’indipendenza texana Sam Houston, nominato primo governatore – al suo fenomenale sviluppo residenziale, immobiliare e commerciale il passo è stato breve.  

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La prima nave a vapore arrivò nel gennaio del 1837, la sua popolazione balzò nello stesso anno da 12 a ben 1500 residenti in pochi mesi.  Strategica la decisione di realizzare il Porto e i collegamenti ferroviari, grazie ai lungimiranti investimenti finanziari la città conobbe un vero e proprio boom economico. 

Giorgetti Houston è il frutto, ormai giunto a piena maturazione, primo ma certamente non ultimo (altri building sono già stati pianificati in altre città del mondo) della collaborazione integrata con Mirador, protagonista della scena texana di un’architettura ricercata e di nuovi modelli di interior design capaci di testimoniare un gusto tutto italiano, (oltre che europeo) in questo stato di confine. 

Questo ambizioso progetto – dal carattere forte e l’identità riconoscibile – segna un ulteriore traguardo nel percorso evolutivo della quarta metropoli statunitense, assegnando a Giorgetti una promozione a pieni voti per aver intrapreso, ormai da tempo, la strada di una forte specializzazione in ambito contract. 

La collaborazione si è avvalsa della consulenza dei più grandi broker di riferimento del mercato immobiliare americano, e di Stolz&Partners, in qualità di developer. Il loro curriculum può vantare oltre la metà delle unità residenziali vendute su progetto, prima ancora che la prima pietra toccasse terra. Le 32 prestigiose abitazioni distribuite su sette piani, ne definiscono l’identità di mid-rise, sono proposte con la formula chiavi in mano (sicuramente vincente in questa parte del mondo).

Dall’alto dell’Upper Kirby District l’edificio s’impone alla vista come un volume monolitico, letto da linee rigorose ed essenziali, e geometrie architettoniche cesellate da trasparenze permettono allo sguardo di scrutare la profondità degli interni.

Coerente e fedele al suo stile, Giorgetti permea l’interior di quell’essenzialità ed eleganza, che negli anni si è imposta come sua cifra stilistica, in armonia con la struttura architettonica ed in perfetto dialogo con essa. Una naturale vocazione ad una classicità di forme, che è anche sostanza, rivisitata in chiave contemporanea, da cui ogni eccesso è bandito, privilegiando su tutto una sobrietà che si fa preziosa nella ricercatezza di dettagli e materiali.

L’apertura alla customizzazione di ogni singola residenza permette di ottenere un risultato unico sia nei layout degli spazi, che nelle finiture e nelle soluzioni d’arredo, che compongono le varie collezioni Giorgetti: dalle cucine e armadiature su misura ai grandi protagonisti della zona living e notte (come il divano Drive di Carlo Colombo o il letto Rea di Chi Wing Lo).

Ricca la palette dei complementi e le tessiture materiche che disegnano le diverse stanze; altro elemento distintivo è il parquet, che sale a parete con Godron (realizzato a quattro mani con Listone Giordano per la collezione Natural Genius) che genera un pattern fortemente decorativo, con effetti tridimensionali, grazie a una composizione di elementi triangolari e romboidali in nobile essenza noce.

Questo rivestimento architettonico, che molto ha in comune con le opere di grande ebanisteria, dalle naturali tonalità brune, offre libertà progettuale e compositiva. Un gioco d’incastri esalta i contorni “diamantati”, i bassorilievi, gli effetti chiaroscurali creati dall’alternanza di lucido e opaco nella calda nuance tabacco.  La decorazione è ottenuta proprio in virtù della particolare geometria dei moduli a dei distintivi effetti di glossaggio e saturazione del colore della superficie.

Un’attenzione particolare merita la progettazione degli spazi outdoor, di cui le scenografiche terrazze sono incontrastate protagoniste, affacci privilegiati che ampliano l’esperienza abitativa permettendo di godere del panorama circostante. Il progetto open-air di casa Giorgetti crea un continuum stilistico con l’ambiente indoor.

Come nella migliore tradizione del real estate “più esclusivo” Giorgetti Houston offre servizi e spazi comuni pensati per migliorare la qualità di vita degli abitanti.

Un servizio reception h24, un centro fitness e zone outdoor sono a disposizione dei residenti. Spazi che incarnano sapientemente lo stile Giorgetti: gli ospiti vengono accolti nell’elegante lobby, inconfondibile “biglietto da visita” e area di rappresentanza che apre le porte di un “antro” incantato, presagio del raffinato gusto che pervade l’intero condominium.  

Chissà dove ci condurrà questo viaggio nel mondo dell’abitare, quali mete ci attendono, promettiamo di tenervi aggiornati!


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