AA Robins

Le Gulf Islands, piccolo arcipelago di isole di fronte a Vancouver, nello Stretto di Georgia tra l’isola di Vancouver e la Columbia Britannica in Canada, sono caratterizzate da una natura rigogliosa e incontaminata, il cui paesaggio di foreste di conifere che digradano nell’acqua viene tutelato da un grande Parco Nazionale.

In un’insenatura, nascosta tra gli alberi che costeggiano il litorale, sorge questa residenza di vacanze per una famiglia, il cui progetto è stato affidato a Tony Robins, dello studio AA Robins.

Gulf Islands

Un equilibrio precario, una bellezza bilanciata che si svolge lungo le forme dell’edificio, ripiegate come i fogli di carta di un origami. Sollevati da terra su snelli pilotis circolari e setti in calcestruzzo a vista, i volumi sono avvolti da un rivestimento in lega di acciaio color ruggine, che si confonde con i tronchi degli alberi di corbezzolo che circondano la casa.

Sospesa e nascosta, la residenza offre spazi di vita all’aperto riparati, dove una piscina a sfioro si fonde con il panorama dell’oceano e delle foreste. Costituita interamente di elementi prefabbricati, la maggior parte della residenza si sviluppa nel parallelepipedo sospeso: lungo circa 57 metri, si eleva su colonne e setti da 2 fino a 6 metri dal suolo e ospita la zona notte e gli spazi privati della casa.

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Il piano terra vive in continuità con l’esterno, può godere di viste libere sull’oceano e il sistema di chiusure vetrate completamente apribile consente di unire gli interni con gli esterni, riparati dai volumi stessi della residenza. Un senso di qualità dello spazio invade la residenza: la pianta, allungata per sfruttare al massimo lo spettacolo offerto dalla costa, riesce a orientare il visitatore nel movimentarsi degli spazi dando un senso di intimità e introspezione.

La scelta dei materiali è stata fondamentale per la definizione degli ambienti: dalla continuità creata tra interno ed esterno del piano terra – con il pavimento in granito e il soffitto rivestito in legno di cedro che dalla piscina entrano nella zona pranzo – alle interruzioni date dal cambio di pavimenti per delimitare gli spazi interni. La residenza riesce a cancellare i confini tra naturale e artificiale, incentivando un inseparabile dialogo tra architettura e natura.

Una risposta al paesaggio naturale di una piccola insenatura di un’isola di un arcipelago al largo delle acque di Vancouver. Le forme e i colori di questa residenza, nascosta e celata dagli alberi, esaltano lo spettacolo della costa sull’oceano.


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