Il complesso Laguna Faro Suites è un’idea distintiva nell’affollato comparto dell’hospitality tematica -dedicato ad un pubblico più maturo – progettato dello studio di architettura Archest con l’interior firmato da Patricia Urquiola, sull’isola di Grado, punta a nord-est tra Trieste e Venezia.
Il nuovo hotel di recente inaugurazione è un’oasi pentastellata baciata dal sole in un angolo discreto della laguna. Grado è simbolicamente figlia di Aquileia e madre di Venezia, così i “vecchi” dell’isola descrivevano questa piccola cittadina lagunare legata a doppio filo alla storia di Aquileia e del suo porto fluviale.
Collegata alla terraferma da una lingua di terra è oggi una deliziosa località turistica e termale, nota come l’Isola d’Oro o la Prima Venezia, a causa delle sue vicende storiche che risalgono a 1600 anni fa.
Fu sede del Patriarcato di Venezia, per questo la città si arricchì di edifici di culto tra cui lo stesso Duomo, a seguito del rientro del Patriarca nella sede principale nel 1451, per l’isola inizia un lento declino. Nel 1797 passò sotto il dominio Austriaco per poi tornare ad essere cittadina italiana al termine della I Guerra Mondiale.
Torniamo al presente e al nostro buen retiro sul mare. La filosofia di Archest, che segue realizzazioni architettoniche ed ingegneristiche in diversi ambiti del costruire, sottende anche in questo caso specifico l’integrazione dell’architettura nel paesaggio-ambiente circostante con una ricerca mirata a soluzioni progettuali ad alto contenuto di sostenibilità.
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Il raffinato interior è opera dall’inconfondibile tocco magico della designer internazionale Patricia Urquiola (spagnola di nascita ed italiana d’elezione), che ha firmato nel tempo prodotti iconici per grandi brand del lusso, vestito case, arredato yacht e hotel di charme in più di un continente.
Le 34 suites dell’hotel – tutte dotate di un terrazzo spazioso, di cui molti vista mare -sono decorate con colori caldi e arredate con mobili di stile che ben interpretano lo spirito del luogo.
“Patricia Urquiola – racconta la Direzione dell’hotel – ha creato un sofisticato residence per coppie dal design unico, dove architettura e interni riflettono il dialogo tra uomo e natura. Il concept è basato sull’idea che l’uomo adatta le proprie abitudini e la tecnologia in base all’ambiente circostante”.
Per le suites, la progettista ha tratto ispirazione dai casoni: tipiche case dei pescatori all’interno delle quali materiali poveri come paglia, giunchi, funi e legno diventavano elementi di costruzione. Il colore, presente all’interno degli spazi, riverbera l’arcobaleno cromatico che costituisce l’identità stessa dell’isola, inondata di luce e vibrante di colori. Sono i toni freddi della gamma del blu e del verde a caratterizzare gli oggetti di arredo, in contrasto con le calde note del paesaggio terrestre.
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Immancabile ponte tra indoor e outdoor sono le terrazze, spazio di vitale importanza per vivere en plein-air come vuole il nuovo decalogo di ospitalità ispirato al tema della “villas”. Le camere sono terreno d’incontro benedetto tra artigianato “artistico” e innovazione tecnologica. “Il vero lusso oggi è l’iper-personalizzazione – ha dichiara Urquiola –un’accoglienza tanto domestica e avvolgente quanto discreta e riservata alla scoperta di itinerari e luoghi caratteristici“.
Il Laguna Faro Suites è destinato a fare da sponda alla struttura “gemella”, altrettanto elegante ed esclusiva del vicino Laguna Palace Hotel, del quale completerà l’offerta rivolgendosi ad un target di clientela upscale.
Un sistema hotel dove il lusso discreto é declinato secondo una sapiente fusione di eleganza internazionale e caratteri identitari della cultura locale, dove architettura e interni parlano il linguaggio comune che unisce uomo e natura.
Una destinazione dalla forte vocazione ad un turismo dinamico – all’insegna di sport e benessere – Faro offre una panoramica piscina a sfioro, area wellness con sauna e bagno turco, fitness, zona relax e collegamento allo stabilimento con accesso privato al mare.
Un materiale naturale e salubre come il legno vive bene anche al mare. La scelta della superficie leggermente termotrattata Atelier Désir Civita ne è sensibile testimonianza. Una collezione armoniosa ed equilibrata, idealmente tratta dalla visione del capolavoro The Seer, dipinto da Giorgio de Chirico nel 1915.
Reinterpretando le proporzioni delle liste strette e allungate, che caratterizzavano le antiche pavimentazioni lignee, Désir traccia le linee di fuga dello spazio definendone prospettive inedite.
Désir si sposa perfettamente con gli eleganti interni delle Suites, dando la possibilità di creare abbinamenti personalizzati e donare una sensazione di naturalezza non solo visiva, ma anche tattile.
Si rigrazia ufficio press Urquiola per la concessione dell’utilizzo delle foto pubblicate nell’articolo
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