Committente: Luigi Lavazza spa
Progettista: CZA Cino Zucchi Architetti
Impresa: Colombo Costruzioni con AZA Aghito Zambonini e Frea&Frea
La costruzione della nuova sede Lavazza progettata da CZA Cino Zucchi Architetti risponde all’obiettivo aziendale di concentrare in un’unica sede torinese i propri uffici direzionali ed operativi; circa 500 persone che oggi sono distribuite in diversi uffici.
Un forte legame con il territorio e una grande propensione all’innovazione: la Nuvola Lavazza, firmata dall’architetto Cino Zucchi, mette in mostra le sue “radici future”, dando forma ai valori e agli oltre 120 anni di storia dell’azienda. Un nuovo spazio aperto alla città, all’Italia e al mondo, in cui i nuovi uffici di Lavazza dialogano con un ristorante gourmet e un museo interattivo, con un grande spazio eventi e un’area archeologica, con un bistrot innovativo e la sede dell’Istituto d’Arte Applicata e Design (IAAD).
Nel corso della cerimonia di premiazione l’architetto Cino Zucchi ci spiega la volontà sottesa al progetto di “mettere insieme in un luogo molte funzioni diverse. Lavazza è un misto di edifici recuperati di un’ex-centrale ed edifici nuovi”.
L’architetto – parte di un team molto più ampio di collaboratori – riporta al centro il “tema ambientale del recupero dell’edificio e di strutture esistenti, collegato al tema della lunga durata e permanenza nel tempo.
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Centrale è il concetto di spazio aperto (quello che nella città è l’invariante) sia come struttura urbana che, in questo caso, come spazio verde ad alta qualità ambientale. Quando si va al bistrot Lavazza si apre l’ombrello, si esce dall’edificio, si attraversa lo spazio verde e si va a mangiar fuori. E’ questa la differenza rispetto alle grandi multinazionali americane, che costruiscono i loro castelli di cristallo: un intervento integrato alla città dove lo spazio aperto è di tutti”.
Un progetto unico, fortemente voluto dalla quarta generazione della Famiglia Lavazza, co-creato insieme ai numeri uno nei campi dell’architettura, del food, della scenografia e del design: un “Golden Team” che unisce appunto Cino Zucchi, Ferran Adrià e Federico Zanasi, Dante Ferretti e Ralph Appelbaum.
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In un’unica occasione progettuale si intrecciano felicemente l’impegno della famiglia Lavazza con quelle dei più vivaci esponenti dell’architettura, della ristorazione, della scenografia e del design; ne nasce un’interpretazione totalmente nuova del contesto di borgata torinese che si combina con le tracce storiche e archeologiche depositate nella città, riverberando la propria forza attrattiva sul tessuto urbano circostante.
Il nuovo Lavazza Headquaters rappresenta un caso esemplare di rigenerazione urbana in grado di creare un forte legame con il territorio circostante, il quartiere Aurora, a cui dà un nuovo volto architettonico per favorire nuove esperienze di condivisione culturale e sociale.”
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La Nuvola ha ottenuto, inoltre, la certificazione del protocollo LEED Platinum (Leader in Energy and Environment Design), il più prestigioso riconoscimento internazionale per edifici progettati e costruiti secondo criteri di sostenibilità ambientale.
E sostenibile è anche la climatizzazione del nuovo edificio che si basa su 3 unità polivalenti ERACS2-WQ 2502 ed 1 pompa di calore WW-HT 0202 con produzione di acqua ad alta temperatura, sia per il riscaldamento che per uso sanitario.
Contenuti testuali: Istituto nazionale architettura e archilovers.
Per i contributi fotografici si ringrazia archilovers.
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