Störmer Murphy and Partners

Un progetto ad altissima personalizzazione, in cui tutto, dalle pavimentazioni agli arredi, è fatto su misura.

Sulla sponda sud-occidentale del Lago Alster, in un lotto di terra circondato da alberi secolari e dominato dal panorama del lago, sorge l’Hotel Fontenay.

Il 27 per cento della superficie urbana di Amburgo è coperta da parchi e zone verdi: l’hotel sorge su una di queste oasi di natura e tranquillità, proprio nel cuore della città. Il lotto fu comprato nel 1816 da John Fontenay, uno dei più fiorenti mercanti della Città Anseatica del Diciannovesimo secolo.

Hotel Fontenay
Hotel Fontenay

Originario della Pennsylvania, John arrivò in città a cavallo del 1800 e nel giro di due decadi divenne uno dei mercanti più ricchi di Amburgo, proprietario di oltre 80.000 mq di terre nelle zone più esclusive della città. Tra queste, proprio il sito di costruzione dell’omonimo hotel.

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Il progetto di Störmer Murphy and Partners intende essere un omaggio alla città e riflettere nell’architettura lo spirito della moderna Amburgo: aperta, cosmopolita e accogliente. Un edificio leggero, che si riempie con la luce e si mescola con il paesaggio naturale e lacustre; la sua forma organica deriva dall’intersezione di tre cilindri, con una pianta trilobata creata dai tre circoli e dalle zone di collegamento, più strette.

Hotel Fontenay

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Non si identificano prospetti principali né fronte e retro: ogni angolazione, ogni scorcio ha la stessa importanza dell’altro, in una continua mescolanza con il giardino e la natura. La facciata estremamente leggera, grazie alle vetrate continue che scandiscono i piani dell’hotel, è segnata dalle sinuosità delle fasce dei solai dei terrazzi, bianche in coerenza con la “Alster Ordinance”, la quale impone che il colore dominante degli edifici della città sia appunto il bianco.

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La forma scultorea dell’esterno, culminante in un esclusivo rooftop che offre viste impagabili sul lago, si ritrova anche negli interni, dove il tema circolare continua a partire dal cuore dell’edificio, in cui un atrio con un’altezza di 27 metri accoglie i visitatori e conduce a un giardino interno, fino a tutte le 131 camere e suite.

La predominanza di superfici curve e l’articolazione delle forme ha richiesto un intervento altamente dettagliato e personalizzato per gli arredi interni, in un design che conferisce a ogni singolo pezzo estrema importanza e unicità.


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