Un Convento del XVII secolo si converte in residenza storica, prezioso boutique hotel, nel cuore della Borgogna. Patria d’arte e storia, celebrata per il suo patrimonio architettonico, i vigneti d’eccellenza e le imponenti foreste di Rovere, è una terra davvero sorprendente.
Una lunga e paziente ristrutturazione di un edificio délabré ha dato vita ad una dimora di charme coerentemente battezzata “Il convento dei Giacobini” con un grazioso giardino privato.
Il progetto curato dall’Atelier Rome, che spazia con disinvoltura tra urbanistica e residenziale, risponde ai più stringenti criteri di sostenibilità e tutela ambientale.
I suoi fondatori: Fabio Cummaudo (laureato all’Università di Venezia) e Clémence Cantenot con sede a Parigi, vivono autenticamente quel senso di responsabilità ecologica che trasmettono per osmosi a tutti i loro progetti. Perfettamente nel solco della loro filosofia progettuale, questa rispettosa ristrutturazione rilegge i caratteri storici dell’edificio con l’intento di creare un’architettura lungimirante e durevole, al contempo funzionale e promotrice di una migliore qualità di vita.
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Il Convento edificato a metà del Seicento, protetto da un muro in pietra, custodisce un grazioso giardino interno.
L’intervento di recupero e ristrutturazione si è rivolto con particolare attenzione al suo interno destinato ad un’accoglienza di natura familiare più che alberghiera, con spazi comuni – l’ampio salone dagli avvolgenti divani e morbide sedute di un turchese accedo, arredi antichi, un pianoforte che mostra i segni del tempo e pezzi d’arte al piano terra invitano alla socializzazione in un’atmosfera distesa e raffinata – le camere distribuite sugli altri livelli.
L’ispirazione che ha guidato gli architetti attraverso questo paziente progetto di recupero, era svelare la forza intima e segreta della dimensione spirituale custodita dall’antica struttura e valorizzarne gli elementi caratterizzanti una piccola struttura dedicata all’ospitalità originale ed infusa di luce naturale.
Un’oasi di pace portatrice di valori ed esperienze lontane, dove le antiche pietre della storia intonacate di bianco si affacciano ad ogni angolo, definendo così l’unicità del luogo. Ogni scelta progettuale, ogni materiale naturale, tessuto e dettaglio sono stati studiati per dare continuità alla vita della struttura “ancienne”.
La regia costruttiva ha accompagnato la tipologia tipica del monastero nel rispetto dell’originario disegno dei percorsi e lo spirito geometrico degli spazi, scegliendo con estrema maestria gli accostamenti di materiali e colori.
Una limpida architettura, che unisce il gusto italiano a quello puramente francese, ha permesso agli autori di esprimere libertà creativa senza la volontà di stupire o stravolgere l’impianto primitivo.
Appassionati cultori dei valori del saper fare artigianale, i progettisti di Atelier Rome hanno giocato con sapienti innesti di contemporaneità negli arredi e naturalezza delle materie, tra cui pietra e legno sono le predilette.
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L’utilizzo di materiali salubri, oltre che sostenibili, ha aperto la strada all’inserimento della collezione di pavimenti in Legno Heritage in Rovere francese – rigorosamente certificato e tracciato attraverso l’intera filiera di gestione forestale e produttiva – nella texture Heritage Città della Pieve Filigrana con affascinante posa geometrica a Punto d’Ungheria per un sorprendente effetto teatrale. Un palcoscenico su cui va in scena la quotidianità del vivere insieme, anche in vacanza.
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