“Spesso il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità o coraggio di fare”. (Adriano Olivetti)
La chiave di lettura di questo saggio sul design la si legge quasi nascosta tra le oltre trecento pagine firmate dai due autori: “Voglio riportare sul mio taccuino tante storie curiose, utili a invogliare altri viaggiatori a scoprire cosa si nasconde qui”. Sì: viaggiatori più che lettori, perché questo non è un (ennesimo) libro che sfida a cercare una risposta alla fatidica domanda “Che cos’è il design?”, ma alla più interessante “Da dove viene il design che ci circonda?”.
La risposta si condensa in quattordici tappe lungo tutta la penisola, che permettono di mettere l’accento non solo sugli oggetti, ma anche su pensieri, ispirazioni, storie, tracce, intuizioni, disegni, scritti, sogni, sfide, vite, azzardi, avventure, talenti, fenomeni che li hanno generati, sviluppati, prodotti, promossi. “Siamo convinti – precisano gli autori nell’introduzione – che la cultura del progetto, che abbraccia materia e intelligenza e che tanto fa amare e conoscere l’Italia nel mondo, abbia necessità di essere scoperta, o riscoperta, prima di tutto dagli italiani. Con uno dei metodi più piacevoli e utili: il viaggio”.
Questo libro è frutto della collaborazione tra due giornalisti e della loro percepibile partecipazione emotiva al racconto: Antonella Galli, che da sempre esplora il mondo del progetto, e Pierluigi Masini, che si occupa di arte e design; insieme lo hanno concepito e scritto. Ciascun autore firma sette capitoli, pubblicati in alternanza e secondo un criterio cronologico.
Ed eccoli i quattordici capitoli: ADI Design Museum – Compasso d’Oro: “Per il Compasso d’Oro il design è un progetto di eccellenza applicato al sistema produttivo in senso lato, quindi anche culturale”; Museo Ferruccio Lamborghini: “Signori, questo è il mio motore, studiatevelo e se vi interessa produrlo ora siete voi a dover pagare la licenza a me”; Hotel Parco dei Principi: “Tutto in questo luogo è blu, o in continuo contrappunto con il blu”; Maxxi: “Nasceva il museo no limits, una dimensione di percorsi da costruire in base a diverse esigenze, un crocevia di generi che si intersecano e dialogano tra di loro”. E ancora: Archivio Museo Bitossi: “Una sorta di deposito culturale, una fonte di energia per la progettazione di nuovi modi di vedere ed esprimere la forma del proprio tempo”; Triennale Milano: “Quale architetto o progettista di fama non è venuto nella sua vita a Milano, capitale mondiale del design, e non è entrato in Triennale e non è salito al primo piano”; Poltrona Frau Museum: “Dal 1965 sono oltre 180 i designer che hanno collaborato con l’azienda. Il primo fu Gio Ponti con la poltrona Dezza, ancora in produzione”.
Il viaggio prosegue: Csac Centro Studi e Archivio della Comunicazione: “La mole di documenti conservata è davvero impressionante, divisa in cinque sezioni: arte, fotografia, media, spettacolo, progetto”; Fondazione Achille Castiglioni: “Se non vi interessano gli altri e ciò che fanno, il mestiere del designer non fa per voi”; Fondazione Vico Magistretti: “Nello studio tutto è rimasto come quando c’era lui. Ci sono i suoi appunti, le foto, le cartoline degli amici”. Per concludere: Fondazione Bisazza: “Restituire un valore espressivo specifico a un materiale che era inteso come pura decorazione, come mero rivestimento, sontuoso”; Kartell Museo: “La rivoluzione democratica della plastica, materiale indagato per quello che è, come il legno o il vetro, senza considerarlo mai un surrogato”; Villa Antona Traversi e Museo privato P. & G. Cugini Lanzani, Molteni Museum: “Made in Meda è una storia emblematica”; Berengo Studio, Lino Tagliapietra e Museo del Vetro, Le Stanze del Vetro: “Quale futuro per il vetro di Murano?”.
Il viaggio in Italia continua?
TWITTA:
Antonella Galli, Pierluigi Masini
I luoghi del design in Italia
Baldini+Castoldi, 2023
pp. 304
ISBN 9791254940563
Recensione di Danilo Premoli – Office Observer
Leggi anche le recensioni:
Cristiano Seganfreddo: La banalità del brutto. La bellezza è politica
Anna Chiara Cimoli: Luciano Baldessari. Architetture per la scena
Alessandro Armando, Giovanni Durbiano: Critica della ragione progettuale
Gianluca Burgio: Della porta. Indagine su un oggetto ordinario
Michele Manigrasso: La città adattiva
La chiave di lettura di questo saggio sul design la si legge quasi nascosta tra le oltre trecento pagine firmate dai due autori: “Voglio riportare sul mio taccuino tante storie curiose, utili a invogliare altri viaggiatori a scoprire cosa si nasconde qui”. Sì: viaggiatori più che lettori, perché questo non è un (ennesimo) libro che sfida a cercare una risposta alla fatidica domanda “Che cos’è il design?”, ma alla più interessante “Da dove viene il design che ci circonda?”.
La risposta si condensa in quattordici tappe lungo tutta la penisola, che permettono di mettere l’accento non solo sugli oggetti, ma anche su pensieri, ispirazioni, storie, tracce, intuizioni, disegni, scritti, sogni, sfide, vite, azzardi, avventure, talenti, fenomeni che li hanno generati, sviluppati, prodotti, promossi. “Siamo convinti – precisano gli autori nell’introduzione – che la cultura del progetto, che abbraccia materia e intelligenza e che tanto fa amare e conoscere l’Italia nel mondo, abbia necessità di essere scoperta, o riscoperta, prima di tutto dagli italiani. Con uno dei metodi più piacevoli e utili: il viaggio”.
Questo libro è frutto della collaborazione tra due giornalisti e della loro percepibile partecipazione emotiva al racconto: Antonella Galli, che da sempre esplora il mondo del progetto, e Pierluigi Masini, che si occupa di arte e design; insieme lo hanno concepito e scritto. Ciascun autore firma sette capitoli, pubblicati in alternanza e secondo un criterio cronologico.
Il viaggio prosegue: Csac Centro Studi e Archivio della Comunicazione: “La mole di documenti conservata è davvero impressionante, divisa in cinque sezioni: arte, fotografia, media, spettacolo, progetto”; Fondazione Achille Castiglioni: “Se non vi interessano gli altri e ciò che fanno, il mestiere del designer non fa per voi”; Fondazione Vico Magistretti: “Nello studio tutto è rimasto come quando c’era lui. Ci sono i suoi appunti, le foto, le cartoline degli amici”. Per concludere: Fondazione Bisazza: “Restituire un valore espressivo specifico a un materiale che era inteso come pura decorazione, come mero rivestimento, sontuoso”; Kartell Museo: “La rivoluzione democratica della plastica, materiale indagato per quello che è, come il legno o il vetro, senza considerarlo mai un surrogato”; Villa Antona Traversi e Museo privato P. & G. Cugini Lanzani, Molteni Museum: “Made in Meda è una storia emblematica”; Berengo Studio, Lino Tagliapietra e Museo del Vetro, Le Stanze del Vetro: “Quale futuro per il vetro di Murano?”.
Il viaggio in Italia continua?
TWITTA:
Antonella Galli, Pierluigi Masini
I luoghi del design in Italia
Baldini+Castoldi, 2023
pp. 304
ISBN 9791254940563
Recensione di Danilo Premoli – Office Observer
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