Articolo pubblicato sullo speciale Design
del magazine “Riflesso”.
Autore: Christopher Tanihaha
In quanto designer di domani, ci viene spesso chiesto di applicare la nostra creatività alle attuali tendenze. Al giorno d’oggi, il principale macro trend che influenza qualsiasi progetto è quello della “sostenibilità“. Concetto che, per quanto inconsciamente, le persone identificano con un corridoio stretto e monotono, quello dell’essere “riciclabile“, dei “materiali ecologici“, ecc. In altre parole, il design dovrebbe rappresentare e proteggere l’ambiente naturale per renderlo commerciabile. Ma abbiamo mai pensato a quale sia la vera definizione della parola sostenibilità? E quale sia la sua correlazione con il design “di tendenza”?
Secondo gli esperti, quella della sostenibilità è un concetto complesso. La definizione più spesso citata viene dalla Commissione mondiale delle Nazioni Unite per l’ambiente e lo sviluppo, per la quale “lo sviluppo sostenibile è lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni”. Secondo la mia opinione, sostenibilità significa quindi la capacità di mantenere un certo ritmo o livello di progettualità senza danneggiare ciò di cui avremo bisogno in futuro.
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Credo non sia un caso che io stesso stia attualmente lavorando a un progetto su scala nazionale in Indonesia. Ho infatti il privilegio di lavorare a un progetto nella regione economica speciale di Singhasari, che si trova esattamente nel sito storico del Regno di Singhasari dove, secondo la storia, è nata l’unificazione dell’Indonesia.
È quindi un luogo eccezionale della storia, e tuttavia la sua memoria si perde negli ultimi 800 anni. Perché ciò accade? A mio parere, ciò è dovuto al fatto che le persone ignorano l’importanza dei valori storici.
La mancanza di crescita storica ha senza dubbio una forte influenza sul design perché non chi progetta non impara da ciò che avrebbe potuto essere un errore o una mancanza. La sostenibilità ecologica è quindi importante; tuttavia, abbiamo bisogno che la crescita storica vada di pari passo con quella ecologica, in modo che i nostri progetti non siano solo positivi per l’ambiente ma creino anche valori culturali e storici.
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In conclusione, vorrei quindi invitare i designer a concentrarsi non solo sulla sostenibilità ecologica ma a perseguire anche un design coerente con la loro storia. In modo che la storia non si affievolisca senza una reale comprensione dei suoi valori ma li mantenga accesi, trasformandoli in una lezione per il nostro oggi e il nostro futuro.
Per il mio lavoro di designer di domani, cercherò di attuare questo concetto di sostenibilità storica unendo lo stile di Singhasari alle nuove tecnologie. Perché la storia è un esperimento che ha dato un risultato duraturo, dobbiamo quindi usare la conoscenza di questo risultato per il nostro oggi e il nostro domani.
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