MIno Petazzini

“Ma mille pagine basteranno?” si chiede modestamente Mino Petazzini nell’introduzione. A noi no! Vorremmo leggerne ancora e ancora e ancora e recuperare le rime nella memoria (I cipressi che a Bolgheri alti e schietti…) e trovarne di nuove e sorprendenti. Una antologia bellissima che si può leggere (centellinare, meglio sarebbe) in tre diversi modi: aprendo a caso le pagine e lasciarsi andare tra rami, tronchi, foglie, radici, cortecce, terra, vento, fuoco, pioggia, cieli, sole, ombre, nebbie, frutti, grappoli, nidi, respiri; oppure scegliere uno tra i tanti alberi elencati in rigoroso ordine alfabetico e scoprirne i ritratti dei poeti; o rincorrere uno scrittore tra le righe e le rime di piante, arbusti e rampicanti diversi.  
 
L’antologia si apre con un “Prologo degli alberi”, una serie di testi che degli alberi parlano in modo più generale, sulla vicinanza tra gli uomini e questi compagni che misurano il tempo in modo diverso da noi e che, come la scienza ci insegna, sono i nostri migliori alleati nella salvaguardia del pianeta. Anche se il nostro rapporto con le foreste è da una parte di interesse, cioè di sfruttamento del materiale, e dall’altra di conflitto, per il loro occupare un territorio altrimenti utilizzabile (agricoltura, pascolo). Seguono 76 sezioni, introdotte ciascuna da una presentazione “botanica” e letteraria, dedicate a singole specie: da abete, acero, agrifoglio fino a ulivo, vitalba, vite, che occupano un numero di pagine variabile: dalle 53 del ciliegio (“Piovono fiori di ciliegio, anche quest’anno ho peccato”, Kobayashi Issa) alle 43 della quercia (“Ama, ama, e sentirai che diventi come una quercia”, Paul Éluard), dalle 35 del pino (“Innocente il pino innalza e spande la chioma al cielo”, Torquato Tasso) alle 22 del fico (“Nutrito di fichi sia il cuore”, Paul Celan). Senza tralasciare i più timidi: azzeruolo, bagolaro, maggiociondolo (attenzione: tossico!), mirabolano, sanguinello.  
 
“Per quanto riguarda gli autori presenti – svela Petazzini – ho privilegiato i poeti rispetto agli scrittori. Ho fatto qualche eccezione, quando mi sembrava che i brani di qualche autore avessero la stessa ispirazione delle sue poesie. Ci sono autori classici e contemporanei, premi Nobel e autori poco noti… e quando alla conoscenza si intreccia l’invenzione accadono piccoli, luccicanti miracoli”.  
 
Mino Petazzini è laureato in filosofia e dalla fine degli anni Settanta agli anni Ottanta ha fatto parte del gruppo di poeti raccolti intorno a Roberto Roversi, partecipando a letture pubbliche e altre iniziative (ha scritto occasionalmente anche di rock e musica popolare). Vive a Bologna, dove è direttore della Fondazione Villa Ghigi, centro impegnato in campo educativo e ambientale, dove ha abitato tutta la vita Alessandro Ghigi, pioniere della protezione della natura in Italia.  
 
Ogni albero, si sa, ha un suo particolare portamento, una propria architettura dinamica, per colori e forme, anche un suo “non essere”: la siepe dell’Infinito è esistita soltanto nella mente di Leopardi e a limitare l’orizzonte solo un muretto con qualche cespuglio. Ma questo non ha impedito alla siepe inesistente di passare alla storia della letteratura.  
 
Senza dimenticare che gli alberi sono anche la misura della nostra umanità e del nostro stare nel mondo. Ha scritto Robert Frost: “L’albero che la tempesta con uno schianto di legno ha gettato di fronte a noi non è per sbarrarci in via definitiva la strada verso la fine del viaggio, ma solamente per chiederci chi crediamo di essere”.  
 
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Rimanere colpiti dal rapporto simbiotico tra l’uomo e gli alberi nella mitologia. Da Mino Petazzini: La poesia degli alberi #LucaSossellaEditore via @danilopremoli #OneListoneGiordano https://www.listonegiordano.com/one/author/danilopremoli/

Rimanere colpiti dagli uomini nati e nutriti dalle querce. Da Mino Petazzini: La poesia degli alberi #LucaSossellaEditore via @danilopremoli #OneListoneGiordano https://www.listonegiordano.com/one/author/danilopremoli/

Rimanere colpiti dalle ninfe che vivono intorno o dentro gli alberi. Da Mino Petazzini: La poesia degli alberi #LucaSossellaEditore via @danilopremoli #OneListoneGiordano https://www.listonegiordano.com/one/author/danilopremoli/

Rimanere colpiti dalla sacralità dei boschi di determinate specie. Da Mino Petazzini: La poesia degli alberi #LucaSossellaEditore via @danilopremoli #OneListoneGiordano https://www.listonegiordano.com/one/author/danilopremoli/

Rimanere colpiti dalle struggenti metamorfosi di ragazze, adulti e vecchi che diventano piante. Da Mino Petazzini: La poesia degli alberi #LucaSossellaEditore via @danilopremoli #OneListoneGiordano https://www.listonegiordano.com/one/author/danilopremoli/

 
 
Mino Petazzini
La poesia degli alberi

Luca Sossella Editore, 2020
pp. 1056
Ean 978-88-32231-40-3  
di Danilo Premoli – Office Observer  
 
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