Se il falso diventa più vero del vero, allora: che cos’è il vero? Ma forse la vera domanda che dobbiamo farci è: sappiamo/possiamo scegliere quali verità accettare per costruire la nostra quotidianità o dobbiamo/vogliamo essere dominati da paura e violenza? E ancora: la verità siamo noi? (come nel poker: se dopo venti minuti non hai capito chi è il pollo, il pollo sei tu!).
“Ci sbagliamo su quasi tutto – scrive l’autore, sociologo della comunicazione e dei media narrativi, che ha introdotto in Italia il dibattito sulla narrazione d’impresa – questa potrebbe essere la massima che sintetizza la nostra contemporaneità”.
In un oggi plasmato da un realismo fantastico, una contro-realtà senza punti fissi, rifiutiamo l’appello alla ragione per nasconderci tra link, hashtag, clip, meme che costruisco una nuova intelligenza (?) narrativa.
E in una sorta di avvitamento verso il basso: “La messa in scena del reale – spiega Fontana – viene infantilizzata, cioè semplificata e resa cognitivamente comprensibile, ed empatizzata, con profusione di emozioni, sia positive che negative. “
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In attesa di informazioni, nelle nostre piccole bolle cognitive siamo a chiamati a una guerra dove per un attimo prenderemo posizione sui nostri profili social”. Per poi domandarci: perchè il commento non arriva?
La nostra nuova fatica è costruire un ego-scape esistenziale, condivisibile, strategico (se sei un brand o un influencer).
Ma come ha scritto Antonio Gramsci (non citato nel testo): “La verità è sempre rivoluzionaria”.
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Decidere per quale verità impegnarsi diventerà la scelta fondamentale del nostro futuro. Da Regimi di verità di Andrea Fontana @codice_edizioni via #OneListoneGiordano https://www.listonegiordano.com/one/
Regimi di verità
Convivere con leggende e fatti alternativi
Andrea Fontana
Codice Edizioni, 2019
pp. 148, ill.
Isbn 9788875788025
di Danilo Premoli – Office Observer
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