a cura di Marco Sammicheli, con Barbara Radice e Iskra Grisogono di Studio Sottsass, e con l’art direction di Christoph Radl.
“La mia preoccupazione, in questo momento, è disegnare oggetti che non abbiano confini precisi, dal punto di vista ‘biologico’ o culturale. Oggetti che … accolgano l’indecisione che c’è nel mondo.” Ettore Sottsass
Questo quinto progetto del ciclo espositivo dedicato al grande architetto e designer esplora la dimensione dell’architettura attraverso il disegno, facendo emergere una riflessione sul tempo e sulla progettazione e in generale sulla visione immaginifica, unica di questo anomalo progettista, designer e teorico.
La mostra riunisce disegni e schizzi di Sottsass legati ai temi dell’architettura, del paesaggio e delle rovine, che vanno a comporre un racconto visivo di grande formato sulle pareti perimetrali di Sala Sottsass.
Per avvicinare i visitatori al pensiero di Sottsass sull’architettura si è scelto di privilegiare alcuni disegni del periodo successivo a Memphis e un testo del 1992 intitolato Rovine.
Alcuni brani di questo testo accompagnano a parete gli ingrandimenti dei disegni, insieme ad altre riflessioni di Sottsass che fanno emergere la sua volontà di privilegiare nella progettazione “la parte che si abita rispetto a quella che si vede”.
Come le quattro esposizioni precedenti, anche ARCHITETTURE PAESAGGI ROVINE è allestita all’interno di Sala Sottsass, dove da gennaio 2021 si trova l’installazione permanente di Casa Lana: l’interno di una residenza privata progettata da Sottsass intorno alla metà degli anni Sessanta a Milano, ricostruito fedelmente in Triennale e accessibile al pubblico grazie alla donazione di Barbara Radice Sottsass.
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Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, dichiara: “Casa Lana funge da dispositivo del pensiero, agisce da strumento di indagine intorno al quale, nel corso degli anni, è stata sviluppata una serie di mostre dedicate a diversi aspetti del lavoro di Sottsass, dal rapporto tra struttura e colore al calcolo, dalla parola alle ‘Design Metaphors’. Con la mostra e la pubblicazione ETTORE SOTTSASS. ARCHITETTURE PAESAGGI ROVINE siamo quindi felici di portare avanti il lavoro di ricerca su questo grande eroe romantico.”
Marco Sammicheli, Direttore del Museo del Design Italiano, afferma: “Il dispositivo di “Sala Sottsass” ancora una volta ospita un menabò in cui letteratura, disegno, grafica e design dispiegano nello spazio un’idea di tempo abitabile dall’uomo. Ettore Sottsass abbraccia il presente come tempo unico per progettare. Per lui l’ascissa del tempo è molto più importante dell’ordinata dello spazio. Elabora una personale filosofia architettonica che non fa riferimento alcuno a precise logiche compositive.”
“Mi sento totalmente figlio del Bauhaus. Ma le condizioni economiche e sociali oggi sono cambiate e il meccanismo del Bauhaus non è più applicabile. Il Bauhaus insegnava a pensare che la società aveva bisogno di architetti e designers educatori, mentre oggi capiamo che la società si educa e si diseduca da sola.” Ettore Sotsass
La mostra riunisce disegni e schizzi di Sottsass legati ai temi dell’architettura, del paesaggio e delle rovine, che vanno a comporre un racconto visivo di grande formato sulle pareti perimetrali di Sala Sottsass. Per avvicinare i visitatori al pensiero di Sottsass sull’architettura si è scelto di privilegiare alcuni disegni del periodo successivo a Memphis e un testo del 1992 intitolato Rovine.
Alcuni brani di questo testo accompagnano a parete gli ingrandimenti dei disegni, insieme ad altre riflessioni di Sottsass che fanno emergere la sua volontà di privilegiare nella progettazione “la parte che si abita rispetto a quella che si vede”.
Il contro-design è una rabbia o meglio una noia o forse una disperazione o forse una presa in giro o forse semplicemente il risultato della consapevolezza di quello che sta succedendo negli atti e nei discorsi che si fanno in torno al DESIGN dato che questo design sta diventando un affare sempre più impegnativo e impegnato e consumato, pompato, sollecitato e soprattutto usato per gli affari di tutti, attori e spettatori, disegnatori e produttori, venditori e consumatori.
Il controdesign non è una formula, ma un modo di essere consapevoli, …E.S.
Figure eponime come Sottsass, mancano nel panorama italiano ed internazionale, capaci di dare un senso nuovo ai paradigmi della progettazione e in generale della creatività, inseguendo nuovi tracciati nell’architettura e nel design.
Allestimento molto attuale, contemporaneo che probabilmente sarebbe piaciuto all’autore, anche per l’amore profondo e la sensibilità, che i curatori hanno costantemente cercato in ogni segno esposto,
ETTORE SOTTSASS. ARCHITETTURE PAESAGGI ROVINE è accompagnata da una pubblicazione in italiano e inglese edita da Dario Cimorelli che riporta integralmente il testo Rovine di Ettore Sottsass, oltre a quelli di Stefano Boeri, Marco Sammicheli, Barbara Radice e Christoph Radl.
La pubblicazione riunisce la selezione di disegni e scritti di Sottsass esposti in Triennale.
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