Articolo pubblicato sullo speciale Design
del magazine “Riflesso”.
Autrice: Marcella Bricchi
Gli interni dell’abitare sono metaforicamente un grande contenitore di quanto ci rappresenta e ci circonda. In una società in continua evoluzione e mutazione, sono soprattutto le nuove generazioni ad essere consapevoli delle problematiche ambientali ereditate dal passato, pertanto a rispondere in maniera scrupolosa anche nella progettazione degli interni con un approccio attento alla eco-sostenibilità.
Del resto il concetto di eco-sostenibilità è diventato centrale per gli interior designer, i quali traducono gli input della committenza con proposte sempre più sofisticate, prestando molta attenzione alla ricerca e ai processi produttivi.
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Sostenibile di fatto non significa povero di contenuti estetici, anzi, è proprio la ricerca di nuovi prodotti e materiali che indirizza le aziende e i progettisti a sperimentare nuove soluzioni, a codificare una nuova estetica degli spazi, a ripensare gli stili sia negli interni residenziali che commerciali e pubblici.
Grande attenzione, ad esempio, viene rivolta all’hotellerie, crocevia internazionale di un target di clientela esigente ed attenta ai cambiamenti. In questo ambito l’estetica degli spazi, pur nella molteplicità delle espressioni di stile, che sia essenziale, retrò, oppure eclettico, tiene in considerazione l’impatto ambientale quale aspetto innovativo e contemporaneo nell’interpretazione degli interni.
Un nuovo linguaggio è entrato a far parte del lessico progettuale comune: “eco-design”, “green”, “re-cycled”, “re-used”, “bio”, “etico”, un vocabolario che significa per le aziende nuove declinazioni nei processi produttivi: innovazione e sperimentazione; per gli addetti ai lavori, uno spettro ancora più ampio di possibilità nelle scelte che il continuo aggiornamento della ricerca può offrire; per il consumatore finale, ormai preparato e sensibile alle tematiche in oggetto, una rassicurazione ulteriore di attenzione e professionalità.
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La parola “natura” è il comune denominatore della contemporaneità, la voce essenziale. Lo dimostra l’interesse in continuo aumento per il biophilic design per esempio, un’autentica filosofia di progettazione che fa proprio della natura il caposaldo imprescindibile, non limitandosi nella proposta progettuale esclusivamente all’utilizzo di materiali naturali, o dalla produzione eco-sostenibile, ma prevedendo in essa l’integrazione del verde stesso; elementi vegetali per il benessere psicofisico di chi abiterà quegli spazi, giardini d’inverno, giardini verticali che sfruttano la superficie delle pareti interne o esterne, il tutto per un habitat naturale.
La responsabilità ambientale non è più una scelta, ma una necessità e oggi soprattutto un’opportunità. Induce a pensare al futuro di tutti gli interni abitativi con nuovi parametri e con nuove soluzioni: materiali green, energie rinnovabili, etica produttiva. In tutto questo non vi è alcuna rinuncia al fattore estetico, neppure al lusso esclusivo. Il lavoro creativo di designer e progettisti ha fatto propri i nuovi valori ed è sufficiente osservare le proposte che stanno sfidando i mercati per rendersi conto del successo che è già in atto. “Green” sono le interpretazioni delle carte da parati, per esempio.
Evocano paradisi incontaminati, giardini botanici, oasi tropicali, creano trompe l’oeil dal coinvolgimento sensoriale, realizzati su supporti eco-sostenibili in materiali naturali. Assolutamente ecologiche, offrono inedite sensazioni tattili le pitture proposte da aziende all’avanguardia come Oykos o Kerakoll, con inaspettate finiture e soluzioni cromatiche infinite per le superfici di interni e di esterni.
Cambiano gli elementi dell’abitare e gli interior designer si apprestano a confezionare nuovi “abiti” per una committenza che in essi potrà riconoscersi, identificarsi in maniera specifica e originale. Lo stile, l’espressione estetica ed emozionale, continueranno ad essere il valore aggiunto di una buona progettazione. Le abitazioni continueranno ad essere affascinanti e preziosi involucri, “vestiti” di colori, materiali, tessuti, arredi, espressioni di un nuovo lusso che risponde a codici etici e di una estetica decorativa che attinge a risorse sostenibili.
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