Le nuove copertine di Harry Potter, edite da Salani, nascono dalle visionarie architetture e dalla magica matita del Maestro Michele De Lucchi (fondatore di AMDL Circle). In collaborazione con l’artista digitale portoghese Andreas Rocha.

Avevamo avuto un leggero sentore, nel corso di anni di conoscenza e di condivisione di momenti speciali, che il grande Maestro – autore di importanti capitoli di storia del design e dell’architettura italiana – non fosse uno di noi. La sua aura e carisma lo collocano in una dimensione ultrasensibile, anello di collegamento tra il mondo delle idee e quello della materia (ben lo rappresenta il Ponte della Pace, teso come un arco, progettato e realizzato a Tbilisi in Georgia).

Michele De Lucchi
Michele De Lucchi

Un grande saggio della nostra epoca, un cavaliere contemporaneo che sfodera la sua matita (ed immancabile taccuino di cui possiede un’invidiabile collezione!) in difesa della buona architettura e di un design dotato di senso, in grado di lasciare una traccia indelebile nella storia dell’uomo e migliorare la sua qualità dell’abitare, traendo ispirazione ed energia dalla vita che accade intorno a lui, con uno sguardo attento al mondo della natura.  

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Il maestro potrebbe incarnare perfettamente il personaggio di Albus Silente, pilastro del sapere alla guida della famosa Scuola di Magia e Stregoneria.  E’ sicuramente uno dei professori di Hogwarts più ammirati ed iconici (l’edificio in pietra nuda ci ricorda i volumi e le proporzioni delle cattedrali gotiche, una mole solida, ben piantata a terra seppure slanciata verso l’alto – quasi a voler toccare il cielo – caratterizzata da importanti superfici vetrate. La luce al suo interno ha un sapore quasi metafisico). Le physique du rôle non gli manca di certo: alto e magro dalla lunga barba (non ancora argentea), occhi penetranti e luminosi dalla dolcezza unica. Tanto potente quanto umile e savio, tanto pacato e riflessivo, quanto capace di forti passioni e portatore di pacifiche rivoluzioni.  Chi altro poteva interpretare le fantastiche copertine del maghetto più famoso al mondo, nato dalla penna di J.K. Rowling?

Harry Potter e la Pietra Filosofale – J.K. Rowling – Salani Editore | Illustrazioni Andreas Rocha

Personaggio letterario diventato modello di vita e compagno di viaggio di un’intera generazione a tutte le latitudini, Harry Potter è cresciuto (dal 1997 al 2007 il mondo intorno a lui ha subito epocali trasformazioni) e i libri della saga sono cambiati con lui; alla ricerca di illustrazioni dal sapore pop o fantasy in alcune edizioni, soffermandosi su immagini realistiche e tematiche attuali in altre occasioni.

Harry Potter e il calice di fuoco – J.K. Rowling – Salani Editore | Illustrazioni Andreas Rocha

Queste sette opere di design, che arrivano proprio in questi giorni in tutte le librerie, liquefanno il confine tra grafica, arte digitale e architettura visionaria; per ogni copertina De Lucchi ha ideato utopiche architetture (come non ricordare il meraviglioso progetto delle Earth Stations; astronavi sospese tra sogno e realtà, in acrobatico equilibrio su un canyon o incastonate nel ghiaccio, attraverso le quali il Maestro ci trasportava già in dimensioni sconosciute del suo immaginario), che prendono vita nella sfera spazio/temporale -illuminate da una luce modulata dallo scorrere delle ore – percettibile all’occhio di un osservatore attento, preparato a cogliere le leggere differenze impresse su ogni singola cover della collana. 

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban – J.K. Rowling – Salani Editore | Illustrazioni Michele De Lucchi

Un viaggio accompagnato dal particolare font tipografico creato da Elias Hanzer e Fabian Harb, immagini dinamiche che seguono le avventure epiche dei nostri eroi in una sorta di “crescendo”, l’ascensione verso quella vetta da cui dipende i destini dell’umanità.

“La fantasia alimenta la fantasia”, ha dichiarato Michele De Lucchi a Sky Arte “Le visioni alimentano le visioni. Tutta la nostra immaginazione è un processo di trasformazione, un divenire che si nutre di altre visioni consone e non per forza coerenti. Nel progetto delle copertine di Harry Potter, con il mio studio AMDL CIRCLE abbiamo inserito elementi iconici della nostra ricerca architettonica per amplificare l’immaginazione del lettore e l’iconografia della saga attraverso scenari mai visti finora, ponendo il genere fantasy in dialogo con l’architettura contemporanea. Le ambientazioni che ne derivano vogliono creare un ponte tra l’immaginario collettivo su Harry Potter e l’immaginario di ciascuno di noi. È stato bello animare i nostri edifici con le storie fantastiche di J.K. Rowling, perché dall’intreccio sono nati nuovi paesaggi immaginari”.

Harry Potter e l’ordine della fenice – J.K. Rowling – Salani Editore | Illustrazioni Michele De Lucchi

Gli edifici “simbolici” rappresentano una parte importante del lavoro di sperimentazione portato avanti negli anni da Michele De Lucchi e dalla sua squadra di fedelissimi collaboratori, una primigenia ricerca dal titolo evocativo Templi per la Natura s’impegnava a celebrare la natura attraverso le sue manifestazione e lo spirito dei luoghi. Il significato sociale dell’architettura è uno dei fulcri del suo lavoro, un’onda che viene da lontano e s’infrange sul libro dei “12 racconti con casette”, strutture immerse in “paesaggi” dell’anima forieri di benessere e serenità!  Tutto questo è probabilmente confluito ad alimentare lo scenario aperto sulle storie di Harry Potter.

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Earth Stations – Michele De Lucchi
Earth Stations | Listone Giordano Arena progettata da Michele De Lucchi

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E’ difficile, e forse superfluo, ripercorrere la vita professionale di uno dei “padri” del design contemporaneo, anche se ci permette di far salire in superficie le memorie di alcune tappe salienti del “saper creare” “made in Italy”. Ideatore della lampada più venduta al mondo – l’ormai mitica “Tolomeo” prodotta da Artemide – doppia medaglia Compasso d’oro appuntata sul petto, direttore artistico di Olivetti; De Lucchi vanta una significativa militanza con Sottsass e Castiglioni (da lui stesso definiti i suoi maestri) lungo sentieri tortuosi e piazze gremite, che hanno costruito la storia del design Italiano.

Michele De Lucchi al Listone Giordano Arena incontra il pubblico del Fuori Salone

Il suo amore ancestrale per la materia legno è stato il soffio vitale che ha dato forma e “polpa” a Medoc , scrivendo la tra dell’unica superficie lignea ad esser stata insignita di prestigiosi premi tra cui la Menzione Speciale Premio Compasso d’Oro e il Premio dei Premi per l’Innovazione del Presidente della Repubblica.

Medoc | Michele De Lucchi

De Lucchi si muove con agilità e destrezza tra diverse discipline: non solo designer e architetto, ma anche fotografo, artista e progettista di spazi museali e mostre. E’ lui l’autore della ristrutturazione dei nuovi spazi del Design Museum alla Triennale di Milano (così come del Museo Pietà Rondanini e delle Gallerie d‘Italia a Piazza Scala). Il Centre Georges Pompidou di Parigi ha acquisito un rilevante numero dei suoi lavori e una selezione dei suoi oggetti è esposta nei più importanti musei tra Europa, Stati Uniti e Giappone.

Source: Fuori Salone Magazine


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