Katharina Mischer e Thomas Traxler (Mischer’Traxler) progettano e sviluppano collezioni di oggetti e ricerche sperimentali nell’ambito del design, con un approccio concettuale. I due designer amano sperimentare, analizzare e realizzare in totale autonomia, elaborando concetti, sistemi e visioni piuttosto che singoli prodotti. Le loro opere invitano a una maggiore attenzione etica, inserendosi in una prospettiva sostenibile dei bisogni.

Mischer’Traxler
Fonte: http://mischertraxler.com

Dopo la laurea presso la Design Academy di Eindhoven, nel giugno del 2008 e dopo diversi anni di collaborazione, nel 2009 hanno trovato una sede stabile a Vienna. I loro progetti sono stati presentati in festival internazionali di design oltre che in diverse istituzioni museali, come il Design Museum di Londra, in cui nel 2010 hanno presentato The idea of a tree per Designs of the Year (selezionati in shortlist, ma non solo: la mensola Limited Funghi entra a far parte della collezione di Droog).

Fonte: http://mischertraxler.com

I progettisti hanno esposto anche all’Art Institute di Chicago, al MAK di Vienna, alla Designhuis di Eindhoven. In occasione poi del Salone del Mobile 2011 sono stati insigniti del prestigioso Designer of the Future Award assegnato da W Hotel insieme a Design Miami/Basel).

La cifra peculiare di Mischer’Traxler è ideare processi, che combinano input naturali e meccanica, attraverso un nuovo modo di guardare gli oggetti che, a loro volta, diventano specchio del luogo dove sono prodotti.

Fonte: http://mischertraxler.com

Il loro lavoro prende in considerazione  il pianeta e la possibilità di assicurargli un futuro, con l’ intento è mostrare le possibilità creative delle fonti di energia alternativa, dimostrando “come i prodotti possano essere più influenzati dall’ambiente circostante e dai ritmi naturali”.

I progetti di questa coppia  sono caratterizzati da un perfetto equilibrio tra artigianato e tecnologia, un equilibrio che dà vita a nuovi metodi produttivi ispirati alla sostenibilità ambientale ed all’osservazione della natura. La loro è dunque una logica generativa e dialettica che pone in una relazione inusitata produttore, oggetto e consumatore.

Abbiamo avuto modo di conoscere il loro straordinario lavoro, affrontando  in una relazione aperta e partecipata, l’ambiente e la natura di una città fatta di rami e foglie.

Mischer’Traxler si autodefiniscono così: “Siamo due che si influenzano e si completano a vicenda. Insieme sviluppiamo e progettiamo prodotti, mobili, mostre e molto altro, spesso concentrandoci su un design sperimentale e concettuale. Esaminiamo, sperimentiamo, analizziamo, e rifiutiamo. Così facendo cerchiamo di guardare ciò che ci circonda e le abitudini delle persone, per trarre le nostre conclusioni e porre nuove domande.

Essi esprimono infatti una forma mentis in base alla quale il design deve concentrarsi più sul sistema che sul prodotto: “Abbiamo posto l’attenzione sul processo di produzione – ci raccontano – realizzando un’esperienza produttiva che guarda alla natura come dimensione autosufficiente. E’ chiaro che pensando e progettando in stretta relazione con la natura abbiamo anche dichiarato un’intenzione etica e sostenibile del design”.

Un’altra grande caratteristica del loro lavoro è infatti l’osservazione meticolosa dei processi naturali convogliandoli nella dinamica progettuale attraverso una certa attenzione “ambientalista” verso il tema della sostenibilità. “Vediamo il nostro lavoro – proseguono – come il risultato di nuove combinazioni di due o più componenti (es. nuovi ritrovamenti, materiali interessanti, o tecniche innovative, idee e pensieri). Il riferimento alla natura si focalizza sull’intuizione, l’istinto e l’ispirazione che si hanno guardando la flora ed la fauna.

Tutti questi elementi si fondono per dare un senso che per noi è estremamente affascinante. Katharina è affascinata dai sistemi naturali, dalle simbiosi e dai cicli dell’ambiente, mentre Thomas guarda e impara molto dall’ingenuità della natura, dalle strutture e soluzioni che essa offre. Insieme discutiamo sui diversi argomenti e proviamo a svilupparli come progetti. Gran parte del nostro lavoro prende vita dall’osservazione della natura.

 “L’arte e il design sono fratelli – mi raccontano ancora Katharina Mischer e Thomas Traxler – sebbene diversi e correlati. Forse l’arte ha un carattere più emotivo, mentre il design è più orientato a soluzioni razionali”

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