Natural Genius, un libro d’affezione che racconta l’incontro fatale tra genialità del progetto e i mille possibili volti del legno.
“Tutto ebbe inizio nella Grande Mela la notte del 30 marzo 2006. Al centro della Rotunda del Solomon Guggenheim Museum gli ottantotto tasti del Fazioli Gran Coda e le dita di Danilo Rea erano una cosa sola”.
Il libro si apre con questo vivido ricordo e un limpido ruscello di parole sgorgate dalla penna di Andrea Margaritelli, che ripercorre con emozione la genesi del progetto Natural Genius. Nato oltre dieci anni fa, è oggi diventato un libro.
Una raffinata pubblicazione che si avvale della curatela di Stefano Casciani, direttore della rivista “disegno. la nuova cultura industriale“, con le sognanti illustrazioni di Sabina Betti e la direzione artistica di Marco Tortoioli Ricci. Un libro che rende omaggio al genio più autentico, puro talento “distillato” in gocce reso immortale da un essere naturale: l’albero e il suo legno.
Una sorprendente miscela, ottenibile sminuzzando nello stesso crogiolo semplici elementi della natura con il tocco vitalizzante dell’immaginazione e ingegnosità umana. Un elisir cristallino ricavabile però solo soppesando abilmente i diversi ingredienti secondo una singolarissima formula alchemica capace di trasformare il tutto in meravigliosamente altro. Il design fa lo stesso.
Così Natural Genius è divenuto progetto culturale della Fondazione Guglielmo Giordano. Sulle tracce di quel sottile filo rosso che unisce la genialità dei grandi maestri del passato a quella dei contemporanei. Un percorso costellato da molteplici tappe e meravigliosi compagni di viaggio che ci hanno guidato, mano nella mano, alla realizzazione di piccoli capolavori della natura.
All’inizio erano cinque protagonisti, progettisti dalle storie e sensibilità diverse tra loro: Michele De Lucchi, Massimo Iosa Ghini, Matteo Nunziati, Enzo Calabrese, Marco Tortoioli Ricci. E tutti si trovarono di fronte alla stessa indomabile sfida: interpretare la “materia” per eccellenza, il legno, attraverso lo spirito della contemporaneità. Una sfida da far tremare i polsi anche ai professionisti più abili e maturi.
“Progettare in due sole dimensioni, anziché tre – cioè rigidamente imprigionati nel piano anziché liberi di muoversi nello spazio – significava rinunciare a un vitale grado di espressione” sottolinea Andrea Margaritelli.
Si trattava inoltre di confrontarsi con un materiale che accompagna da sempre la nostra civiltà, che la mano dell’uomo ha “designato” nei secoli e nella storia. Un materiale che, sopra ogni cosa, la natura stessa ha saputo disegnare ed arricchire di dettagli preziosi e venature leggiadre.
Natural Genius è diventata nel tempo una collezione di superfici in legno, aperta al cambiamento, dinamica e pronta ad abbracciare sempre nuove sfide alle quali hanno aderito altri protagonisti del design da Patricia Urquiola, a Marc Sadler, da Matteo Thun a nomi del panorama internazionale, fino a importanti brand dell’arredo alto di gamma, quali Paola Lenti e Giorgetti.
Una collezione che ha suscitato enorme interesse e raccolto successo di critica e pubblico internazionale, come nella migliore tradizione delle opere prime.
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Per Listone Giordano ha significato un nuovo sguardo sul mondo del legno, inaugurando il rapporto organico e stabile tra design e pavimentazioni in legno, che sorprendentemente avevano avuto in precedenza nulla, o comunque scarsissima, frequentazione. Il resto è storia recente. Questa pubblicazione rende omaggio al primo tratto di questo affascinante percorso e ai suoi diversi protagonisti. Ma soprattutto agli ingredienti che continuano ad alimentarlo: curiosità, ricerca e spirito di sperimentazione.
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Il libro si arricchisce di alcune storie, sia edite che inedite, nate dalla sapiente penna di Stefano Casciani e dalla sua profonda conoscenza della cultura del progetto. Tra le più amate ricordiamo “Ascolta il tuo cuore natura” e la “Fabbrica degli alberi”, con una narrazione intensa e poetica capace di permeare l’azienda di un senso ontologico sopito, raccontandone lo spirito e i valori che la animano dal profondo. Collaborazione che ha permesso di far convergere la raffinata rivista disegno verso lo sfaccettato mondo di Listone Giordano.
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A queste storie si affiancano i tre racconti, piccoli capolavori di fantasia dedicati da Stefano Casciani a tre designer protagonisti del libro, in un viaggio onirico tra presente e passato, accarezzando a volo radente il confine leggero tra realtà e sogno.
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