Con Valerio Castelli scompare una figura poliedrica di professionista curioso e profondo in grado di
attraversare mondi diversi dall’industria al design, dalle mostre ai cicli di conferenze, senza
dimenticare le riviste di settore.
Figlio d’arte, i suoi genitori erano addirittura Anna e Giulio Castelli, dunque dopo la laurea in architettura l’approdo alla Kartell appare più che inevitabile. Nascono in sequenza il Centrokappa, luogo di ricerca e sperimentazione (compasso d’oro nel 1977), le direzioni artistiche di Flou, Olivetti e altri, ma ancora la fondazione con Mendini di Modo, rivista sperimentale di design e successivamente la Domus Academy.
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Dunque un percorso che interseca tutte le forme più originali della cultura del design, fino alla Design Library, luogo deputato al dibattito, anzi 230 dibattiti successivi, denominati “i giovedì del design”.
Insomma uno dei più grandi divulgatori dell’identità del design e dell’architettura e delle aziende
innovative del nostro paese. Con la moglie Caterina Mosca, fonda la MoscaPartners un’agenzia
multimediale per la realizzazione di progetti culturali , come l’elaborazione della sequenza degli
eventi di Palazzo Litta a Milano.
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Valerio Castelli è l’incarnazione di un carattere professionale attento e sensibile che ha sostenuto,
aiutato e promosso le migliori energie del mondo progettuale italiano, proprio per questo motivo
la sua scomparsa lascia un vuoto di enorme portata nel mondo della creatività.
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