Attico ai Parioli
Luogo: Roma
Medoc
Collezione: Natural Genius
Architetti: Studio Crachi
Anno: 2018
Questo Attico ai Parioli è stato realizzato dallo Studio Crachi, la ristrutturazione integra un parquet Listone Giordano con il recupero dei materiali preesistenti per un’atmosfera contemporanea.
Il progetto di ristrutturazione ha riguardato l’intera unità immobiliare, di oltre 300 metri quadrati, e le sue terrazze, situata al piano attico di una palazzina del quartiere Parioli a Roma.
La filosofia del progetto nasce dall’idea di recuperare alcune delle componenti fortemente caratterizzanti l’architettura della casa e del palazzo per integrarle con il design del nuovo, che da loro trae ispirazione, conferendo all’abitazione una calda atmosfera contemporanea. Le pregevoli porte scorrevoli con le imbotti di ottone, che richiamano l’architettura navale, risalgono all’ultima ristrutturazione della metà degli anni ’70: si è ritenuto opportuno conservarle e restaurarle conferendo loro un aspetto più contemporaneo.
Anche il pavimento in marmo, che è stato trovato sotto un parquet degli anni ottanta che è stato rimosso, dopo un attento restauro è stato “interrotto” ed integrato da una serie di moduli trapezoidali realizzati con il parquet Medoc di Listone Giordano. La sua forma geometrica rastremata e la superficie “filo sega” conferiscono alla pavimentazione un aspetto contemporaneo e allo stesso tempo artigianale. I moduli della pavimentazione presentano misure perfettamente corrispondenti alle dimensioni delle doghe del Medoc, in modo da lasciare così integre le linee spezzate che esse generano.
Studio Crachi.
Lo studio Crachi nasce nel 1995 e svolge attività di progettazione, di direzione dei lavori e di consulenza nei seguenti campi: progettazione e allestimento museale, restauro e recupero edilizio, progettazione e arredamento degli interni, progettazione ambientale, progettazione degli spazi aperti e disegno industriale. Ha realizzato lavori significativi in Italia (Pinacoteca del Campidoglio, Teatro Torlonia, ampliamento del Museo Napoleonico, Museo della Fondazione Manzù e suo giardino tematico, Museo del Vino ad Alcamo) e all’estero (Museo della Libia a Tripoli, illuminazione della Moschea di Misurata, restauro della moschea di Tripoli, ville a Budapest e Saint-Tropetz).
Svolge attività di ricerca nell’Industrial design e sull’ecocompatibilità dei materiali e dei prodotti. L’attività progettuale è imperniata sulla durata estetica e funzionale del prodotto finito andando oltre i principi e gli stilemi delle mode. L’ampia conoscenza dei materiali tradizionali e di quelli innovativi spinge l’attività di progettazione a coniugare passato e presente, tradizione e innovazione attraverso iter progettuali in continuo mutamento. Le diverse esperienze maturate all’estero e il confronto con le nuove culture, nonchè la continua attività di ricerca, hanno contribuito a formare l’attività espressiva dello studio, sempre sensibile ad affrontare nuovi e inesplorati ambiti delle conoscenze.